La nostra storia è il nostro patrimonio.

La nostra storia è profondamente legata all'agricoltura, alla sua gente, al Piemonte, terra di colline e montagne, di boschi e vigneti, di sole estivo e gelo invernale.

 

Fanno parte del nostro corredo genetico e conosciamo bene tutti i problemi legati agli spazi ristretti, alle asperità del terreno, alle lavorazioni declive; li abbiamo sempre affrontati, e, senza enfasi, abbiamo sempre fornito soluzioni all'avanguardia.

 

Era il 1883 e Carlo Repetto (bisnonno di Giovanni Battista Polentes), che svolgeva la professione di falegname, costruì una pompa irroratrice a mano in legno da issare sulle spalle, per irrorare il verderame alle viti, trasformò una brenta, applicando un meccanismo, che consentiva al verderame, contenuto al suo interno, di essere irrorato ai vigneti.E’ importante ricordare che fino ad allora il verderame veniva spruzzato utilizzando uno scopino di saggina, intinto in una bacinella.

A questi primi modelli, eseguiti in legno, seguirono quelli realizzati in rame, i quali ricevettero il brevetto  Italia - Germania, con la denominazione di pompe “Lerma”, vincendo premi all’Esposizione di Parigi nel 1903 ed alle edizioni 1911 e 1928 dell’Esposizione di Torino.
Molti di questi esemplari in rame sono tutt’ora in uso nelle campagne circostanti.

Nel 1950, Benedetta Repetto nipote di Carlo,  si unisce in matrimonio con Romolo Polentes.
In  collaborazione con  lo suocero,  il giovane ed ingegnoso genero, coadiuvato da Benedetta, progetta la pompa irroratrice Super Lupa (brevetto n. 532478 anno 1955), a due stantuffi, il cui movimento alternato, mantiene costante la pressione, riducendo a metà lo sforzo di chi l’utilizza.

La Super Lupa è sempre azionata a mano, ma fissata ad un serbatoio di grosse dimensioni, detto Buio, contenente la miscela di verderame.
Questi serbatoi erano posizionati strategicamente nei vigneti, evitando agli agricoltori, il trasporto sulle spalle del pesante carico di verderame, sui pendii dei vigneti, perché il prodotto veniva attinto dai serbatoi, attraverso tubi di gomma.

Continuando   nell’evoluzione tecnica, Romolo e Benedetta, costruiscono le pompe irroratrici per verderame, azionate da motore a scoppio tipo Aquila e Flavia.

Verso la metà degli anni ‘50, inizia la produzione del motocoltivatore  con il marchio PIERRE e viene brevettato il “sistema di disinnesto automatico della fresa con l’innesto della retromarcia”.
Grazie a tale sistema, durante l’utilizzo del motocoltivatore con fresa in retromarcia e nelle fasi di manovra, si evitavano agli agricoltori, gravi infortuni agli arti inferiori.

In seguito questo dispositivo verrà reso obbligatorio per legge su tutto il territorio nazionale.

Con derivazione dal motocoltivatore, inizia anche la costruzione della Motoagricola.

Durante l’utilizzo del trattore snodato al centro, si evidenziò il limite, nelle lavorazioni in pendenza (poca stabilità); venne progettato e costruito il modello sterzante sull’asse anteriore, che eliminava totalmente le criticità del modello precedente.

Erano i primi anni sessanta ed il piccolo trattore Pierre fu il primo trattore isodiametrico sterzante sull’asse anteriore, in Italia e rimase l’unico per molti anni.

Nel 1969 inizia la produzione della Serie 70 con i modelli: Pierre 327 – Pierre 387 – Pierre 407 – Pierre 457 – Pierre 557 con motorizzazione da 32 a 55 H.P.

La Serie 70 è stata prodotta fino alla fine degli anni ’90.

Grazie alla stabilità e sicurezza che il trattore Serie 70 garantiva nelle lavorazioni, venne acquistato anche dall’ENEL, che lo utilizzava per la costruzione di linee elettriche in aree con forti pendenze e di difficile accesso.
Veramente apprezzato da tutti gli utilizzatori per le sue prestazioni e la proverbiale robustezza.
Ancora oggi sono disponibili i pezzi di ricambio della Serie 70.

Nel 1986 Giovanni Polentes, succeduto al padre, inizia la costruzione del trattore PIERRE 358, con trasmissione idrostatica e doppio sistema di sterzo.
Queste caratteristiche a tutt'oggi  sono uniche sul mercato.

Nel 1996, dall'esperienza acquisita con il trattore modello PIERRE 358, inizia la produzione  della nuova serie PIERRE P796V, macchina rivoluzionaria e unica sul mercato ancora oggi, grazie al telaio in acciaio, al doppio sistema di sterzo brevettato, alla reversibilità del posto di guida ed alla trasmissione idrostatica.